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Durata e mantenimento in vita del brevetto: tutto quello che devi sapere sulla gestione dei tuoi diritti di proprietà industriale

Hai registrato un brevetto? Ottimo. Ma sai quanto dura e come si mantiene valido nel tempo?
La durata di un brevetto non è illimitata. Ogni privativa ha scadenze precise e obblighi da rispettare. Trascurarli può portare alla decadenza anticipata della protezione e alla perdita dell’esclusiva sull’invenzione.
In questo articolo scopri quanto dura un brevetto in Italia e all’estero, come verificarne la validità e cosa fare per non perdere i tuoi diritti prima del tempo.
Riccardo Lecce
Riccardo Lecce

Hai inventato un prodotto innovativo e l’hai brevettato.

Ma sai quanto dura un brevetto?
Molti inventori, startup e imprese investono e ottengono un brevetto, ma rischiano talvolta di trascurare un aspetto fondamentale: la sua durata e il suo mantenimento in vita nel tempo.

Il brevetto non è eterno. Ha una durata ben definita e scadenze da rispettare.

Ignorare questi aspetti può vanificare anni di investimenti, lasciando campo libero ai concorrenti.

Talvolta i brevetti, se non gestiti in modo professionale, rischiano di decadere per mere dimenticanze o per mancanza di informazioni aggiornate; quando ciò accade, è quasi impossibile tornare indietro.

Se hai intenzione di depositare un brevetto, è dunque importante comprendere fino a quando potrai avvalerti della sua protezione e, soprattutto, come evitare di perderla prima della sua scadenza naturale.

Vediamo insieme tutto ciò che serve sapere sulla durata dei brevetti, come monitorarli e gestirli efficacemente.

durata brevetto

Che durata hanno i brevetti?

La tutela brevettuale non è eterna. Il brevetto in Italia, così come nella maggior parte degli ordinamenti esteri, ha una durata ben definita e che varia in base al tipo di privativa.

  • Il brevetto per invenzione industriale, la forma più “solida” di protezione, ha una durata massima di 20 anni dalla data di deposito. Una volta raggiunta la scadenza, la soluzione brevettata diventa arte nota liberamente riproducibile e viene meno qualunque diritto di esclusiva su di essa.
  • Il brevetto per modello di utilità, in quanto “piccola invenzione”, è idoneo ad apportare a un trovato già esistente una particolare efficacia o comodità di applicazione o impiego. In questo caso, la durata della privativa è di 10 anni dalla data di deposito.

Per mantenere validi ed efficaci i diritti di esclusiva nei confronti di terzi per tutta la durata del brevetto per invenzione industriale, occorre pagare le tasse annuali di mantenimento in vita.

Nel caso del brevetto per modello di utilità, per mantenere valida la privativa fino alla sua naturale scadenza è invece necessario pagare un’unica tassa al termine del primo quinquennio.

È pertanto fondamentale gestire con assoluta precisione le scadenze delle annualità, provvedendo tempestivamente al pagamento delle tasse di mantenimento in vita da corrispondere agli Uffici Brevetti territorialmente competenti.

In caso di mancato pagamento delle tasse, il brevetto decade definitivamente.

Dove verificare la validità di un brevetto?

Verificare previamente la validità di brevetti anteriori altrui prima di lanciare un nuovo prodotto sul mercato o di depositare una domanda di brevetto può rivelarsi una scelta strategica estremamente importante e soprattutto cautelativa.

Per tali verifiche, si hanno a disposizione alcuni strumenti e banche dati ufficiali pubbliche, tra cui:

  • UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi): la banca dati delle privative italiane;
  • Espacenet: il database dell’Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) che consente di consultare milioni di brevetti europei e internazionali.
  • WIPO – PATENTSCOPE: la piattaforma dell’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale. Permette di cercare e consultare domande PCT (Patent Cooperation Treaty) e brevetti pubblicati a livello globale.
  • Google Patents: La banca dati di Google che mette a disposizione milioni di brevetti da poter consultare.

Le banche dati offrono un riscontro limitatamente ai brevetti -o domande di brevetto- pubblicati; non è dunque possibile estendere le verifiche alle domande di brevetto ancora in regime di segretezza.

Vi sono inoltre banche dati private che offrono strumenti di ricerca più affidabili.

Verificare e interpretare correttamente le informazioni disponibili sulle banche dati può risultare complicato.

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Cosa succede dopo la scadenza di un brevetto?

Quando un brevetto scade, il diritto esclusivo di sfruttamento da esso derivante decade e viene meno anche la relativa tutela.

Un brevetto non può infatti essere rinnovato oltre la sua naturale scadenza.

Da quel momento, chiunque può produrre, vendere, importare, o attuare l’oggetto dell’invenzione, senza incorrere in violazioni di diritti altrui.

La ragione per cui non è possibile rinnovare un brevetto scaduto risiede nell’esigenza di tutelare l’interesse pubblico e di evitare un monopolio “eterno” dei mercati, pregiudicando così la libera concorrenza.

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Da anni, Lecce & Associati affianca aziende, professionisti e inventori nella consulenza e assistenza in materia di brevetti, in Italia e all’estero.

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